giovedì 25 aprile 2024
21.01.2012 - Donatella Lauria

Chiusura di Villa Palmizi, la direttrice:"i genitori ci aiuteranno ad andare avanti"

Da giugno la storica e prestigiosa scuola di Bordighera non prenderà più iscrizioni. La direttice: "è colpa dello Stato. Le famiglie ci aiuteranno a concludere questo ciclo scolatico"

Sembra ufficiale. Villa Palmizi a Giugno non riceverà più nuove iscrizioni e chiuderà i battenti. Motivo? Economico. Non si riesce a fronteggiare la spesa troppo alta di messa in sicurezza dei locali.

La notizia della prossima chiusura è emersa l'altra mattina da una riunione che ha visto la partecipazione dei genitori, dipendenti e insegnanti. Cosa vuol dire chiudere una scuola di tale importanza, valore, tradizione? In primis lasciare a casa molti dipendenti e abbandonare in balìa dell’incertezza  piccoli allievi che hanno mosso i loro primi passi scolastici dietro a quelle mura dalla  storia centenaria. E poi la chiusura di una scuola rappresenta la "morte" prematura della formazione, dell'insegnamento, della cultura.

La Direttrice dell’istituto suor Luigia Orsenigo, benché fortemente preoccupata dalla situazione, lascia intravedere uno spiraglio di speranza per il futuro della sua scuola e non vuole creare allarmismi. “Stiamo valutando diverse soluzioni - ci spiega con toni pacati - e intanto  cerchiamo di proseguire concludendo almeno i cicli scolastici perché un gruppo di famiglie ci affiancherà in questo periodo di grande incertezza economica per tutte le strutture private. In Italia, al contrario di quello che accade in Francia e Germania, i professori privati non sono stipendiati dallo Stato e le nostre scuole private sono premute da enormi spese in particolare per mettersi a norma e in sicurezza dal punto di vista edilizio. Questo vuol dire un maggiore investimento di capitali per noi.  Io mi appello allo Stato. La Congregazione prevede di doversi fare aiutare da uno Stato che ha chiuso gli occhi nei confronti delle scuole private. Continueremo finchè ci è possibile farlo e fino a quando avremo l’ausilio ed il sostegno delle famiglie. Ma lo ribadisco se la scuola privata è in crisi è colpa della Nazione. In Francia e Germania il Governo paga gli stipendi ai docenti. In Italia no. Questo significa forte mancanza di democrazia. I genitori sono costretti a pagare le istituzioni scolastiche dove lo Stato non lo fa. Quello che sta succedendo a villa Palmizi è il riflesso di quello che accade in tutte le scuole non statali che vanno aiutate. E’ un problema più piccolo di un grande problema nazionale. Per il momento posso dire che la scuola prosegue e stiamo valutando nuove prospettive. Rappresentiamo un isitituto storico, simbolo e riferimento di un'intera città. Non si può affondare così”.

 L'Istituto Maria Consolatrice, meglio conosciuto come "Villa Palmizi", sorge nel 1914 in Bordighera, ai piedi della città alta, sugli storici giardini Moreno, come opera educativa sostenuta dallo spirito di misericordia delle Suore di Maria Consolatrice.
I primi ospiti furono i figli dei profughi, gli orfani di guerra, nonché bimbi gracili e bisognosi di assistenza.
Dalla necessità di educare i primi ospiti lontani dalle loro famiglie furono istituite le scuole materna ed elementare.
Nell'ottobre del 1936 la scuola elementare, per il crescente numero di iscrizioni, continua la sua opera a Villa Palmizi solo con gli alunni maschili e apre una nuova sede, per le ragazze, presso l'istituto San Giuseppe in Via Vittorio Emanuele.
Nell'anno 1945 a Villa Palmizi nasce la scuola media.

 

 


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