giovedì 25 aprile 2024
03.05.2012 - REDAZIONE

Bordighera: il Comitato per la difesa del "Saint Charles" torna a farsi sentire

Un'accorata richiesta di interventi e chiarimenti da parte del Comitato permanente dei cittadini dell'Intemelio a tutela del presidio sanitario "Saint Charles". Comunicato stampa.

Mentre tutto ciò che avevano in mente di tagliare l’hanno già fatto, l’ultimo reparto, la Terapia Intensiva è stata trasferita il mese scorso a Imperia, il personale a San Remo.

Al Comitato sono giunte delle voci e delle segnalazioni preoccupanti sul futuro del nostro Ospedale, in particolare:

Pare che il Direttore Generale Dott. Mario Cotelessa, non riesca a portare a termine o far rispettare ai responsabili dei vari servizi interessati, quel progetto firmato da tutti i primari, da tutti i capi dipartimento, dai capi di ogni genere che quel giorno passavano per Bussana. Quel progetto fu presentato ai Sindaci, alla popolazione, alla stampa come un grande potenziamento e panacea dei mali sanitari imperieresi.

Le specialità di Day Surgery promesse non sono arrivate, i lavori edili vanno molto a rilento;

Pare che l’Oculista non voglia venire a Bordighera;

Pare che la Day Surgery chirurgica non voglia venire a Bordighera, mentre a Sanremo dicono che ci sono diversi mesi d’attesa per un intervento, le sale operatorie di Bordighera sono utilizzate al 30%, una sola postazione operatoria, mentre ce ne sono due disponibili, solo a mattino, se fossero adoperate a pieno regime, solo per i residenti dell’Intemelio, i tempi d’attesa si ridurrebbero almeno della metà, anche per i Sanremesi;

Pare che la Fisioterapia non voglia venire a Bordighera;

Pare che dal prossimo mese riducano gli ambulatori per esterni, presenti al Saint Charles (Diabetologia – Ematologia) alcuni cittadini ci hanno comunicato che non riescono ad avere appuntamenti;

Pare che prossimamente tolgono un medico di notte presso i Pronto Soccorso;

Pare che dal prossimo mese chiudono anche la Farmacia presso l’Ospedale di Bordighera, nonostante l’ottimo progetto; l’unico che non diminuisce l’assistenza e permette dei risparmi, che invece andrebbe potenziato;

Pare che stiano preparando altri progetti, ulteriormente discriminanti per i cittadini. Per l’Hospice concorda, non al posto di, ma in una struttura nuova e riservata, visto il tipo di servizio e gli spazi esistenti.

Non vorremmo che, ancora una volta possiamo dire che avevamo ragione noi a non fidarci, di quel famoso progetto che il Direttore ha concordato con la Regione, a nostro parere, l’unica vera Azienda Sanitaria esistente, che, con l’avvallo dei nostri politici di maggioranza, ha prodotto l’unica cosa che voleva fare, economizzare ancora a Imperia, (vedi la RSA) e, la dirigenza della ASL n° 1, tagliare i servizi nell’intemelio, i reparti di Chirurgia, Ortopedia, Protesica, Terapia Intensiva. Come avevamo sospettato e segnalato, l’ASL, li ha chiusi senza dare nulla in cambio, e, sta risparmiando in questo momento almeno 15 milioni di euro annui.

Siccome siamo oltremodo preoccupati, chiediamo a tutte le autorità e i rappresentanti eletti in indirizzo di intervenire ognuno per la propria competenza, affinché chi di dovere faccia ciò che ha programmato, firmato e promesso per il così detto potenziamento dell’Ospedale, s’invitano inoltre a far rispettare le clausole d’utilizzo del complesso immobiliare Saint Charles.


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